di Molière (2018)
Quest’anno la sezione Senior ha deciso di imbarcarsi in un’altra ambiziosa avventura: “L’Avaro”, il classico francese del “mostro sacro” del teatro Molière. Come? Cercando di
renderlo più divertente e scorrevole, reinterpretandolo in chiave un poco ersonalizzata e differente.
Sul palco quindi vedrete la complicata storia di più famiglie. Il ricco e avaro Arpagone, che vive con la sorella Gertrude, ha due figli: Elisa, che è innamorata di Valerio, e Cleante che vuole sposare Mariana, una giovane donna che vive con la madre senza un soldo. Arpagone e Gertrude hanno una paura ossessiva: avendo nascosto nel giardino una cassetta che contiene ventimila scudi, hanno paura che qualcuno gliela
sottragga, sono talmente sospettosi da diffidare di tutti, anche dei giovani rampolli. Arpagone rivela ai figli l’intenzione di sposare Mariana e di aver promesso Elisa senza dote ad Anselmo, un uomo anziano. La ragazza rifiuta energicamente e Cleante affronta a muso duro suo padre per la conquista di Mariana, che però non cede. In occasione della firma del contratto di matrimonio, viene organizzata una cena nella dimora di Arpagone, ma il clima verrà scosso dalla notizia del furto della cassetta, che porterà allo scoperto insospettabili segreti.