I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni (2011)
Opera del 1747, dunque del “primo” Goldoni, in cui si ricalcano numerosi stereotipi della “commedia dell’arte”. L’intreccio si basa sul tema del “doppio”, dello scambio di persona e degli equivoci che da esso risultano; si tratta di un tòpos caratteristico, che trova le sue origini nella commedia latina di Plauto (Menaechmi e Amphitruo).
Nella Verona di metà ‘700 si trovano, per caso e a loro totale insaputa, due fratelli gemelli, identici nell’aspetto: Tonino e Zanetto. Il primo è astuto ed arguto, l’altro invece è sciocco ed ingenuo. Zanetto, vissuto finora a Bergamo, si reca nella città scaligera per sposare Rosaura, figlia della dottoressa Balanzoni. Tonino invece giunge a Verona dopo essere fuggito da Venezia in seguito ad una lite: egli deve ricongiungersi con Beatrice, la sua amata, che lo aveva preceduto in città scortata da Florindo, un fidato amico di Tonino.
La presenza dei due fratelli gemelli dà inizio a tutta una serie di equivoci e scambi di persona, che producono fraintendimenti, liti, duelli e macchinazioni di ogni genere e coinvolgono svariati personaggi: il signor Pancrazio, pedagogo in casa Balanzoni e segretamente innamorato di Rosaura, Lelio, un nobile fanfarone e ampolloso, Arlecchino e Colombina, rispettivamente servitore di Zanetto e serva di Rosaura, promessi sposi come i loro padroni, Brighella, l’orefice Tiburzio e il Bargello, capitano di giustizia locale.
La commedia procede ad un ritmo veloce ed incalzante, scandito dai tanti equivoci e fraintendimenti, fino ad arrivare allo scioglimento finale, che costituisce un vero e proprio colpo di scena per il pubblico, che resta col fiato sospeso fino al calare del sipario.Il testo cela in sé numerose difficoltà: dalla recitazione, spesso rapida e complessa, alla scena in cui si svolge la vicenda, che comprende più ambienti, ma soprattutto la necessità di doversi confrontare con un’opera di tale spessore, in cui già si intravede il Goldoni maturo, noto al grande pubblico per La locandiera o Gl’innamorati.
14 maggio 2011 presso il salone polivalente “Gino Pistoni” in Pont Canavese – Volantino
29 maggio 2011 al teatro “Araldo” in via Chiomonte, 3/A Torino. – Volantino
25 giugno 2011 presso la sala “Mario Operti” in Corso Siracusa, 213 Torino. – Volantino
09 luglio 2011 al teatro dei Salesiani in Vicolo San Giusto, 1 Oulx. – Volantino
24 settembre 2011 presso il salone polivalente “Papa Giovanni XXIII” in Via Gardera, 2 Val Della Torre. – Volantino
15 ottobre 2011 al teatro “Cavalier Magnetto” in Via Alpignano, 115 Caselette. – Volantino
12 novembre 2011 al teatro Fassino “La Fabbrica” in Via IV Novembre, 19 Avigliana. – Volantino
17 dicembre 2011 al teatro parrocchiale “Chiara Melesso” in Novaretto. – Volantino
14 gennaio 2012 al teatro “Murialdo” in Piazza Chiesa della Salute, 17/B Torino. – Volantino
La Compagnia dei Tragicanti è lieta di comunicare di aver raccolto euro 1250 per l’APICE Associazione piemontese contro l’epilessia. A cui si aggiungono euro 150 raccolti il 25 giugno 2011 presso la sala “Mario Operti” di Torino.